ero li, fra me che dormivo e me che sognavo, quello che facevo nel sogno lo spiegavo a me che dormivo con fare consapevole. da sveglia continuo a sbiadire per poi riprendere consistenza nei sogni, strani giorni di un appiccicoso luglio che ti fa dormire di giorno e chiaccherare di notte.
2 Comments:
che estate strana. fatta di una serie di fine settimana e di sparizioni infrasettimanali.
la vita quotidiana mi sta abbandonando sempre di più.
è tutto o troppo eccessivo, o troppo sonnolento. oppure è semplicemente strumentale ad uno dei due.
che serva uno shock? o del bianchetto?
o un altrove,
da qui,
da se,
dal quotidiano che va avanti senza chiedere il permesso.
appena si volta indietro ho già pronta una sagoma di cartone e un pò di vuoto,non ho voglia di farmi trovare.
estate gialla di acquari di esseri fantastici pioggie elettriche e terremoti, un morbido caos sonnecchiante e visionario.
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